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Il settore agricolo siciliano è uno dei settori traino dell'economia isolana. Settore dalla millenaria tradizione e favorito dalla conformazione morfologica e climatica dell'isola, esso ha dato lustro e fama a tutta l'isola.
Gli agrumi rientrano senza alcun dubbio nell'elencazione dei prodotti tipici dell'agricoltura isolana. Frutti dall'inconfondibile profumo, essi trovano spazio non solo nella cucina ma anche come addobbi da utilizzare per svariati motivi rientranti nella tradizione popolare e nobiliare.
Le loro caratteristiche organolettiche li rendono un alimento utilissimo per mantenere in ottimo stato la nostra salute: recenti studi medici hanno dimostrato che il loro alto contenuto di vitamina C, elemento tra l'altro mantenuto grazie al grado di acidità tipico del frutto, contribuisce all'attività surrenale, aiuta a prevenire l'infarto del miocardio ed il tumore allo stomaco e contribuisce ad allentare i danni del fumo.
La diffusione degli agrumi nell'isola è radicata non solo nell'ambiente stesso, aspetto che dona all'occhio una suggestiva presenza dei caratteristici giardini sempre verdi che raccolgono le varie coltivazioni simbolo dell'isola, ma anche nel loro largo utilizzo in cucina, a partire dai dolci come le bucce d'arance condite che scandiscono le feste religiose più importanti dell'anno ad un piatto tipico della cucina povera, l'insalata d'arance da condire con olio, cipollina ed i finocchi.
Inoltre, il loro utilizzo in cucina si vede anche in ricette più elaborate, a partire dalla gelatina di mandarini e la crema di limoni, nonché come condimento per alcune pietanze di pesce e carne.
Tra le più importanti coltivazioni in Sicilia senz’altro va ricordata quella della coltivazione degli agrumi, insieme a quella delle olive, degli altri alberi da frutto, dei vigneti e dei carrubi, e si sviluppa soprattutto nelle fasce costiere dell'isola. Tra le varianti più note si ricordano, ad esempio, le arance rosse IGP (sigla di indicazione geografica protetta).
L'agrumeto in Sicilia ha una storia importante. I primi a realizzare degli agrumeti in modo razionale nell'isola e da ricordare in quanto meritevoli dell'introduzione dell'arancia amara in Sicilia furono gli Arabi.
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Marmellata di arance di Sicilia
Ingredienti:
- arance ci Sicilia (non trattate)
- zucchero
- brandy, un biccherino
Prendere 4 arance di Sicilia, lavatele, e poi lasciatele in acqua e bicarbonato per qualche ora. Tre arance vanno asciugate e tagliate a spicchi, poi le frullate in maniera un po' grossolana, in modo che un pochino rimanessero a pezzi. Della quarta arancia togliere la buccia con un pelapatate e tagliatela a striscioline sottili. Ricordatevi di togliere la parte bianca al frutto e poi tagliatelo prima a spicchi poi a piccoli pezzi. Aggiungere la polpa di questa arancia alle tre frullate, e pesate il tutto, che dovrebbe essere all’incirca 1 kg. e 200 gr. Aggiungere 700 gr. di zucchero e mettere sul fuoco.
Nel frattempo, mettere le striscioline di scorza in un pentolino con un paio di cucchiai di zucchero e un goccio d'acqua e mettere sul fuoco finchè le scorzette diventano quasi trasparenti e lo zucchero si è addensato. Attenzione di non fare caramellare.Mentre la marmellata cuoceva, versare dentro le scorzette e farle amalgamare al resto.Aggiungere un bicchierino di brandy e portare a cottura, lenta e su fuoco bassissimo, per circa un’ora ed un quarto.
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 arance in Sicilia
il limone siracusano
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Rosolio di agrumi
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Il simbolo della Sicilia, arance, mandarini e limoni, sono gli ingredienti principali per la preparazione del rosolio di agrumi. È fondamentale utilizzare agrumi non trattati. Il rosolio è la combinazione di ingredienti che vengono esaltati dall’alcool e dallo sciroppo (solitamente acqua e zucchero).
Molto diffuso, fin dai tempi antichi nell’Italia meridionale e particolarmente in Sicilia, dove viene preparato, ancora oggi, con i più svariati elementi come, menta, alloro, citronella, semi di anice, caffè e molti altri ancora, che costituiscono la base principale di un liquore genuino.
Ingredienti:
2 limoni
4 arance
3 mandarini (possibilmente con la buccia molto sottile)
4 dl di alcool a 90°
8 dl di acqua
300 grammi di zucchero
Procedimento:
lavare gli agrumi, non trattati, e sbucciarli con il pelapatate, in modo da prendere soltanto la parte superficiale e non la parte bianca della buccia interna. Mettere le bucce in un barattolo, provvisto di chiusura ermetica, versarvi l’alcool, chiudere ermeticamente e lasciare riposare per quindici giorni al buio. Ricordarsi di scuotere giornalmente il contenitore.
Trascorso il tempo, filtrare il liquido eliminando le bucce, preparare lo sciroppo sciogliendo lo zucchero nell’acqua calda, farlo raffreddare e aggiungerlo all’alcool filtrato. Richiudere il barattolo e, dopo un mese, filtralo ancora usando una stoffa di cotone. Imbottigliare e servire freddissimo.
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